
Il calendario della Settimana della Memoria proposto dal Comune di Magione si è aperto anche all’Istituto Omnicomprensivo Giuseppe Mazzini con una conferenza alla presenza della Dirigente prof.ssa Monichini, del Sindaco Chiodini, l’Assessore alla Cultura Ruggeri, con relatori il prof. Dino Renato Nardelli e la prof.ssa Ada Marchesini.
Mercoledì 22 gennaio 2020 in Aula Magna, infatti, la Storia è entrata nella quotidianità di un giorno qualunque degli studenti della sede ITE, quando, con discrezione e gentilezza la voce di Ada Marchesini ha consegnato ai presenti le memorie e i ricordi di sua nonna Ada, morta ad Auschwitz nel 1945. Sono state due ore in cui la storia con la lettera grande, si è spiegata come una tela tessuta con i fili del ricordo, stringendo i nodi familiari, proiettando vecchie foto, sconosciute per i presenti, quanto necessarie per accompagnare il racconto: Ada Michlstaedter Marchesini, ebrea convertita al cattolicesimo, una mattina del 1944, fu arrestata a Milano. Dopo un breve soggiorno al carcere di San Vittore, Ada fu trasferita nel campo di concentramento di Fossoli. Nei difficili giorni di detenzione, trovava unico conforto nella scrittura: ogni supporto era buono, che fosse carta, cartone, impossibile avere dei fogli, allora qualsiasi altro materiale… per trascrivere pensieri, speranze, propositi. Le lettere che Ada, sfidando la censura, riuscirà a spedire clandestinamente ai familiari sono state edite nel libro: “Con l’animo sospeso: lettere dal campo di Fossoli, 27 aprile-31 luglio 1944/ Ada Michlstaedter Marchesini” a cura di Dino Renato Nardelli.
Dopo anni, Ada, la nipote, continua il racconto di sua nonna. La sua memoria, dice, rivive ancora nei suoi oggetti, nelle sue ricette di cucina, nelle sue teglie… ed improvvisamente ognuno dei presenti si sente di condividere, seppure per un attimo, anche gli studenti più distratti, un sentimento, una quotidianità incredibilmente distrutta dall’orrore della guerra, dalle leggi razziali, dalla ferocia degli uomini, dalla “Banalità del male”.
Ada trova voce nella lettura delle sue lettere e nel ricordo di sua nipote, nata nel 1946, il giorno prima che arrivasse la temuta conferma della morte della nonna ad Auschwitz.
Oggi, come spesso accade, per una specie di staffetta, al collo di Ada, un segno di appartenenza, per non dimenticare: un foulard a fantasia floreale del 1944.
Le celebrazioni per la Settimana della Memoria continueranno venerdì 24 con la partecipazione di tutte le classi dell’Istituto Omnicomprensivo Mazzini allo spettacolo L’isola degli uomini al Teatro Mengoni di Magione.


