Anche quest’anno i ragazzi dell’ITE hanno partecipato al concorso “Inventiamo una banconota”: la classe I A, guidata dal prof. Mandarini e dalla prof. Melcarne, ha realizzato un bel bozzetto che ci sentiamo di condividere.
Per la realizzazione di questo bozzetto i ragazzi si sono ispirati ai temi trattati nel corso delle lezioni ma anche soprattutto al tragico conflitto che sta coinvolgendo la Russia e l’Ucraina. Sicuramente la triste situazione che si sta verificando ha avuto una forte influenza sulla realizzazione del disegno che inizialmente prevedeva altre tematiche.
Il bozzetto rappresenta in primo piano due ragazze, appartenenti a due mondi culturali diversi, entrambe unite nella lotta alla guerra: vediamo inoltre la ragazza a sinistra tenere il simbolo della sostenibilità. Alle loro spalle un gran numero di studenti di tutto il mondo manifestano pacificamente contro la guerra con slogan come “No alla guerra!” “Salviamo il Pianeta”. La guerra incombente è rappresentata simbolicamente sullo sfondo da dei palazzi che colpiti dalle bombe crollano. In primo piano troviamo i giovani, la pace, la solidarietà e la fratellanza e predominano dunque colori accesi, vivaci, positivi su tutti il verde del simbolo della sostenibilità, verde che rappresenta la speranza; sullo sfondo, viceversa, la guerra, la morte, la distruzione e quindi colori come il rosso, il grigio.
I ragazzi con questo disegno hanno voluto esprimere il loro bisogno di Pace mettendo in luce che l’economia non può ripartire (dopo due anni di pandemia) e andare avanti se non si è in pace con gli altri popoli; invece di fare la guerra le nazioni dovrebbero pensare a risparmiare i combustibili fossili e a creare le condizioni perché non ci siano più le guerre per abitare su un pianeta più verde, più pacifico e sostenibile soprattutto per le nuove generazioni.
Con una nuova guerra, osservano i ragazzi, non saremmo più al sicuro, il nostro pianeta si impoverirebbe, le nostre case crollerebbero e non avremmo più futuro. Non ha alcun senso investire tante energie per qualcosa di dannoso che non farebbe altro che impoverire, portare morte e distruzione.
Prof. Gregorio Mandarini,
Funzione strumentale per la cittadinanza consapevole



