Zaino in spalla e scarpe da trekking. Una ragazza con un’improbabile borsetta, deliziosa ma più adatta per un aperitivo con gli amici, e qualcuno con gli occhiali da sole già alle 8 del mattino, malgrado la giornata non garantisca un meteo particolarmente promettente. Ma ci voleva, finalmente. Dopo tanti mesi di isolamento forzato, i ragazzi della IV ITE, accompagnati dalle docenti prof.sse Santini ed Amodeo, hanno potuto vivere, a chiusura del PCTO con l’Agenzia Arpa Umbria, una giornata davvero significativa dal punto di vista sia sociale che culturale, avente ad oggetto una percezione esperienziale del territorio e della biodiversità, e di conseguenza la tutela della salute e della qualità della vita attraverso la conoscenza dello stato dell’ambiente e dei condizionamenti che su esso si operano. Il percorso di competenze trasversali all’orientamento svolto dalla classe, avente ad oggetto un iter di educazione ambientale ed alla sostenibilità, con particolare attenzione alla vocazione turistica del territorio, si è infatti concluso con una giornata esperienziale all’Isola Polvese. I ragazzi, che già avevano svolto un corso on line con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA Umbria), riguardante la valorizzazione dell’ambiente del lago Trasimeno dal punto di vista ecologico, sistemico e turistico, hanno finalmente potuto sperimentare sul campo le competenze acquisite.
E così, con l’intervento del dottor Michele Sbaragli, biologo ed educatore ambientale dalle eccezionali competenze, si scoprono durante la visita all’isola i cinque ecosistemi ivi esistenti e, soprattutto, le interazioni tra organismi viventi e materia, che costituiscono sistemi autosufficienti ed in equilibrio dinamico.
Il collegamento con le più opportune scelte di promozione turistica è evidente: in una struttura recettiva situata ad esempio in ambiente umido, è consequenziale che non si possano piantare a scopo ornamentale alberi che necessitano di poca acqua, perché sarebbe un investimento decisamente sbagliato.
E proseguono le esperienze, sulle tracce degli uccelli, dei rettili e dei mammiferi che popolano l’Isola e le acque circostanti; anche le alunne più schive prendono in mano un gasteropode, un gambero di lago o un uovo caduto dal nido, scoprendo, al di là di un’iniziale diffidenza, il piacere che si prova nell’osservare il fluire della Vita, sentendosi – nel contempo – parte dello stesso affascinante contesto.
Nel pomeriggio, come previsto con le accurate spiegazioni meteo della guida, e non più soltanto con l’ausilio delle app dedicate, comincia a piovere. Il ritorno in battello ritrova tutti i ragazzi sotto coperta, a scambiarsi battute e opinioni su quanto vissuto nella giornata: gli zaini e la borsetta sono bagnati, gli occhiali da sole sono stati riposti, ma la luce negli occhi dei ragazzi per l’incontro a tu per tu con un ambiente così composito e interessante è il valore aggiunto che tutti ci portiamo dietro. Un caloroso ringraziamento ad Arpa Umbria, con l’auspicio di poter proseguire anche in futuro queste iniziative di grande impatto formativo.




